L’Apnea della prematurità (AOP – Apnea of Prematurity) è una patologia del neonato prematuro, definita come un’interruzione improvvisa della respirazione di durata di circa 20 secondi o una pausa respiratoria di minor durata associata a bradicardia e/o ad una riduzione della quantità di ossigeno nel sangue.
Gli episodi di apnea sono dovuti ad un’immaturità dei centri della respirazione che causano un ridotto invio di segnali dai centri respiratori ai muscoli respiratori.
L’Apnea della prematurità colpisce più della metà dei neonati prematuri. L'incidenza, la gravità e la durata sono inversamente correlate all'età gestazionale, poiché risulta più frequente nei neonati più piccoli delle 30 settimane di età gestazionale.
Questa patologia è un difetto dello sviluppo che interessa i neonati prematuri ed è probabilmente secondaria all'immaturità del controllo respiratorio. Si estrinseca con pause idiopatiche nella respirazione, spesso associate alla riduzione della frequenza cardiaca e dei livelli di ossigeno nel sangue arterioso. Può essere aggravata da altre malattie concomitanti.
Principali sintomi
In ospedale i neonati prematuri vengono normalmente collegati a un monitor che fa scattare un allarme se la respirazione si arresta per 20 secondi o più o se la frequenza cardiaca rallenta. A seconda della durata degli episodi, le interruzioni della respirazione possono determinare una riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue, con la comparsa di una colorazione bluastra (cianosi) della pelle e/o delle labbra o pallida (pallore) della pelle.
Nei neonati di colore la pelle può assumere un colorito giallo-grigio, grigio o bianco. Questi cambiamenti possono essere osservati più facilmente nelle mucose che rivestono l’interno della bocca, il naso e le palpebre.
Bassi livelli di ossigeno nel sangue possono determinare una riduzione della frequenza cardiaca (bradicardia).
Situazione epidemiologica
L’Apnea della prematurità si verifica comunemente nel 25% circa dei neonati prematuri (partoriti prima di 37 settimane di gestazione). È tanto più frequente e più grave quanto più prematuro è il neonato. Il disturbo di solito inizia 2 o 3 giorni dopo la nascita e solo raramente il primo giorno.
Nell’Apnea della prematurità il neonato può presentare episodi ripetuti di respiro normale alternati a brevi pause. In alcuni neonati prematuri la sospensione della respirazione può durare meno di 20 secondi, ma causare una riduzione della frequenza cardiaca o della quantità di ossigeno nel sangue. Sospensioni della respirazione più brevi che causano una riduzione della frequenza cardiaca o dei livelli di ossigeno nel sangue sono considerate comunque apnea della prematurità.
In tutti i tipi di apnea la frequenza cardiaca può rallentare e i livelli di ossigeno possono diminuire.
Fonti: Orphanet, SIN Società italiana Neonatologia