Inquinamento atmosferico: gli effetti nocivi sulla salute
L’inquinamento atmosferico all’esterno e all’interno delle nostre case è una delle maggiori cause dell’aumento della frequenza delle malattie respiratorie. Le particelle sospese (o particolato atmosferico) sono gli inquinanti più pericolosi perché possono raggiungere le diramazioni più profonde dell’albero respiratorio, attraversare la parete degli alveoli polmonari, quindi il circolo sanguigno e arrivando in ogni distretto dell’organismo.
Il peggioramento della qualità dell’aria che respiriamo comporta quindi un aumento generale dei problemi di salute (soprattutto nei soggetti più fragili, come i bambini e gli anziani) e una maggiore incidenza di patologie respiratorie, malattie cardiocircolatorie e oncologiche.
Secondo la Global Initiative for Asthma (Gina), più di 300 milioni di persone in tutto il mondo, principalmente bambini, soffrono di asma2, mentre secondo l’OMS sono 64 milioni le persone affette da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)3, terza causa di morte a livello globale. Se non si adottano misure volte a ridurre i fattori di rischio ambientali e sociali (su tutti, il fumo di sigaretta) legati alla malattia, si stima che i decessi correlati alla BPCO aumenteranno del 10% nei prossimi 10 anni.
“Recupera e Respira”:
il nostro contributo alla salute del Pianeta
Per le persone che soffrono di patologie respiratorie, come ad esempio asma e BPCO, gli inalatori spray costituiscono una categoria di dispositivi essenziale per il trattamento della malattia, al fine di ridurne l’impatto sulla salute e la qualità di vita.
I propellenti (HFA) attualmente utilizzati negli inalatori spray sono classificati come gas serra, sebbene oggi rappresentino meno dello 0,1% delle emissioni a livello globale. Con “Recupera e Respira” questa minima parte di gas non verrà rilasciata nell’ambiente in quanto gli inalatori saranno smaltiti correttamente.
Oltre a questo, Chiesi, in qualità di società Benefit certificata B Corp, è impegnata in un piano industriale volto ad eliminare del 90% anche queste minime tracce contenute negli inalatori spray con la realizzazione di un nuovo inalatore spray (pMDI), col fine di permettere al paziente di non dover scegliere tra la propria salute e quella della società, delle generazioni future e dell’ambiente.
1 WHO. The Health Argument for Climate Action, 2021: https://apps.who.int/iris/handle/10665/346168
2 GINA. https://ginasthma.org/new-global-asthma-strategy-launched/
3 WHO. Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases:
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Progetto attuabile sulla base di un Accordo di programma stipulato tra Federfarma e Ministero della Transizione Ecologica Salute e autorizzato a dicembre 2021 dal presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia.